Andrea Rellini – Il privilegio del mattino

Registrato il 24/01/2010 presso lo studio di registrazione “Giottomusic” di Perugia da Francesco Ciarfuglia, eccetto “Intermezzo” registrato in Home Recording a Luglio-Agosto 2010 da Federico  Ortica.
Missato da Francesco Ciarfuglia, Andrea Rellini, Vincenzo Buongiorno.
Editing: Giulio Ciliani.
Musica di Andrea Rellini, Sandro Marra e Vincenzo Buongiorno.
Arrangiamenti di Andrea Rellini.
Realizzazione grafica a cura di: SEMISERIE (www.semiserie.com)

Foto di copertina: Andrea Rellini.
Foto interne: Giulio  Ciliani e Andrea Rellini.
Prodotto da Andrea Rellini.

Il quintetto di giovani musicisti capitanato dal violoncellista umbro Andrea Rellini presenta un lavoro di jazz moderno dalle influenze eclettiche. Elemento di particolare originalità è proprio la presenza del violoncello del leader, (relativamente) atipica linea conduttrice del gruppo che, con la sua personalità classica (lo stesso Rellini esce dal conservatorio e suona occasionalmente in ambito classico) tiene in equilibrio la musica del quintetto tra il mainstream evocato dal contralto di Sandro Marra (“Via del Campanile,” “Comincio domani”) e il lirismo popolare richiamato dalle chitarre di Vincenzo Buongiorno. Le atmosfere si fanno poi più decisamente cameristiche quando Marra passa al clarinetto (“Rondò delle stanze buie”), ma qui sono allora il contrabbasso di Massimo De Stephanis e la batteria di Francesco Speziali a recuperare il gruppo all’ambito jazzistico.

Buone le composizioni, di Rellini, Marra e Buongiorno, divertita e divertente la conclusione con la telefonata in diretta della mamma di Buongiorno, Il privilegio del mattino è una apprezzabile presentazione della formazione, che pecca solo un po’ per la breve durata – mezz’ora pressoché esatta – che si riflette sulla durata dei brani, anch’essi tutti relativamente corti e perciò forse un po’ troppo ordinati e composti, con spazi limitati per la libertà improvvisativa e per l’immissione di calore espressivo. Ma ciononostante il disco “suona” bene e si ascolta con piacere, così come il gruppo e i suoi musicisti meritano attenzione.

Rec. Neri Pollastri per “allaboutjazz 

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