Vuoi costruire una chitarra custom presso il nostro laboratorio? Queste sono le linee guida per la scelta del legno, potrai certamente usarle anche per dei progetti amatoriali personali.
I legni sono tanti e spesso non ci si capisce niente, proprio perchè marketing industriale preferisce averci belli ignoranti. I maggiori gruppi industriali costruttori di strumenti musicali un pò per salvaguardarsi dalle strette norme del CITES (Convezione sul commercio internazionale di specie della fauna e della flora in via d’estinzione) e per vendere meglio i propri strumenti, rendono infatti a volte impossibile la comprensione delle schede tecniche degli strumenti. Il legno per chitarra o per basso viene spesso nominato, ma non sempre corrisponde al vero. Altre volte magari troviamo un termine generico scientifico, come ad esempio può essere “Dalbergia” (che indica una famiglia di piante, non la razza in particolare). Soprattutto negli ultimi anni, in cui tutte le razze di Dalbergia sono state protette, la confusione l’ha fatta da maestro e si sono visti modelli di chitarre con tastiera in palissandro, che poi avevano però Pau Ferro (Caesalpinia Ferrea). Inoltre in liuteria si può trovare un legno per un altro, dato che ci sono somiglianze tra le varie razze.
Tutti i legni sono “nobili” e ognuno trova il suo utilizzo, ma meglio non trovarsi una tastiera con legni poco appropriati. Io tendo a premiare i legni locali, ma non sempre è facile. Vi spiegherò come realizzare uno strumento con legni nostrani, senza necessariamente ricorrere a legni tropicali o americani.
Se scegliete di realizzare un progetto personale, informatevi bene, non comprate il primo pezzo che vi viene spacciato per palissandro.
L’argomento è vasto, perciò ho deciso di “spalmare” queste indicazioni in 4 capitoli:
- stagionatura del legno
- caratteristiche dei legni
- legno per tastiera e manico
- legno per il corpo della chitarra e del basso
- body grezzo incollaggio in base ai tagli
Rimanete Inside The Lab!